Durante un viaggio in Sud Africa, eravamo diretti verso un parco nazionale al confine con Namibia e Botswana; avevamo noleggiato una macchina normale, non un 4x4, nonostante il programma di viaggio prevedesse diversi percorsi sterrati.
La strada verso il parco era una sola, una pista sabbiosa, ben percorribile a patto di rimanere al centro della carreggiata; intorno a noi solo il deserto, con stupende ed imponenti dune di sabbia rossa mosse dal vento a poca distanza da noi.
Ad un certo punto, per una curva presa un pò troppo velocemente, sbandammo verso il lato della strada facendo insabbiare l'auto. Ci trovavamo veramente in mezzo al nulla, senza copertura GSM per chiamare i ranger del parco e con la consapevolezza che lungo quella strada, data l’ora, non sarebbe più passato nessuno; il tramonto era ormai prossimo e viaggiavamo in modo sostenuto proprio per evitare di guidare di notte nel deserto (in realtà andavamo a poco più di 40Km/h invece dei 30Km/h consigliati, ma 10Km/h in più sulla sabbia possono fare la differenza se guidi un'auto normale).
In quel momento il panico. Non eravamo pratici di percorsi sterrati e neppure di come si tira fuori un’auto dalla sabbia. Avevo però letto qualcosa a riguardo, sapevo che togliere la sabbia scavando intorno alla ruota o provare a tirare fuori la macchina con una forte accelerata avrebbe solo peggiorato le cose. Sapevo che bisognava mettere sotto le ruote motrici una superficie piana, in modo da dare alle ruote il giusto appoggio per non girare a vuoto ... l’ideale era usare delle tavolette di legno... ma dove trovare delle tavolette di legno qui in mezzo al deserto ?
Bisognava trovare una soluzione. Cercando un pò in macchina e un pò nelle valigie siamo riusciti a mettere insieme una superficie piana abbastanza solida da mettere sotto le ruote, abbiamo incrociato le dita e via ... di nuovo in strada e paura passata.
Ho imparato così a tirare fuori una macchina dalla sabbia; intendiamoci, nulla di particolarmente difficile ... se però sai cosa fare !
La soddisfazione per aver fatto tutto da solo è stata tanta e mi fa sempre piacere raccontare questo piccolo episodio; scrivendolo ora sul blog, potrebbe anche tornare utile a qualcuno che legge.
Avevo letto come fare su una delle tante guide di viaggio lette in precedenza; gli autori del libro hanno pensato anche a quelli come me quando hanno deciso di scrivere l’apposita rubrica.
Avevo letto come fare su una delle tante guide di viaggio lette in precedenza; gli autori del libro hanno pensato anche a quelli come me quando hanno deciso di scrivere l’apposita rubrica.
Grazie Lonely Planet, ci hai levato da un impiccio.
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